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Taping kinesiologico: caratteristiche e benefici

Taping kinesiologico: caratteristiche e benefici

Il taping kinesiologico è una tecnica non invasiva, che attraverso stimoli decompressivi e compressivi, permette di apportare benefici sul sistema:

  • muscolo-scheletrico;
  • vascolare;
  • linfatico;
  • neurologico.

A differenza delle altre tecniche di massaggio, in questa pratica vengono utilizzati i ”Tape” ,ovvero dei cerotti di cotone elastici, che vengono applicati direttamente sul corpo.

Che cos’è il tape?

Il tape è un cerotto di cotone elastico, ma solo in lunghezza, e può espandersi fino ad un massimo del 40%. E’ composto da un lato adesivo acrilico, che è la parte che andrà ad aderire alla pelle adeguatamente alla parte del corpo.

Inoltre, il tape è ipoallergenico, garantisce traspirazione e permeabilità, e può rimanere attaccato dai 2 ai 5 giorni, senza lasciare alcun residuo nel momento in cui viene rimosso.

Tipi di tagli

Ci sono diverse tipologie di taglio, e questa scelta viene effettuata in base alla tipologia di all’applicazione che andremo ad effettuare.

Le forme dei tagli possono essere a:

  • ”I” , ovvero è una striscia intera dritta;
  • ”Y”, una striscia intera che a metà viene divisa in due;
  • ”X”, formato da un punto fermo centrale e da 4 raggi;
  • a ”ventaglio”, formato da più raggi.

La lunghezza del nastro non è sempre fissa, anzi va calcolata sul decorso del muscolo, partendo poco prima dell’origine e dopo la fine dell’inserzione del muscolo.

Applicazione del nastro

In base al posizionamento del tape le applicazione dello stesso si suddividono in: miostimolanti e decompressive.

Nella prima si va a cercare di ottenere una risposta neurologica riflessa, mentre nella seconda si va a effettuare una mobilizzazione dei liquidi corporei grazie ad una sorta di ”micromassaggio” , che attraverso la generazione di grinze sulla pelle, va a creare un aumento della circolazione.

Quando si parla di mobilizzazione del sangue, si tratta di un’applicazione iperemizzante, mentre quando si parla di mobilizzazione dei liquidi, si parla di una tecnica linfodrenante.

Rimozione del nastro

Il tape non lascia residui al momento della rimozione dello stesso dalla pelle, ma prima di rimuoverlo è necessario bagnarlo leggermente con un po’ d’acqua cosi da ammorbidirlo.

L’azione di rimozione deve essere effettuata con delicatezza, alzando il cerotto dalla parte della lunghezza, evitando di strapparlo.

I benefici e le controindicazioni del taping kinesiologico

Grazie alle diverse applicazioni già sopra spiegate, si possono raggiungere vari benefici che sono: alleviare il dolore, normalizzare la tensione muscolare, rimuovere la congestione venosa e linfatica, migliorare la vascolarizzazione sanguigna, correggere l’allineamento articolate e l’assetto posturale. In particolare il tape porta beneficio a zone come il ginocchio, il piede, la caviglia, la schiena, la zona cervicale e gli arti superiori.

Sussistono però delle controindicazioni in cui questa pratica non può proprio essere utilizzata, soprattutto in casi di:

  1. lesioni cutanee e ferite aperte;
  2. dermatiti e eczemi;
  3. angiopatie;
  4. patologie dermatologiche;
  5. patologia vascolari;
  6. capillari fragili, vene varicose, flebiti e trombosi;
  7. traumi con lesioni gravi;
  8. nell’immediato post operatorio.

Vuoi sapere di più sul Taping kinesiologico? Chiedi a Riccardo Breda - Massaggiatore Olistico

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